Quando un bambino presenta la lingua bianca, il primo accorgimento che è necessario adottare, consiste nello spazzolare la lingua.
L'obiettivo è quello di rimuovere, almeno in misura parziale, la presenza dei batteri nella bocca e detergere i detriti rimasti incastrati tra i denti.
In non poche occasioni, però, questo potrebbe non essere sufficiente.
Difatti, in molti pazienti, la formazione della patina biancastra è dovuta all’insorgere di un'infezione di natura fungina: tra le patologie più comuni la candida è il fungo che, nella maggior parte dei casi, costituisce l'agente eziologico "colpevole".
Dai due anni di età, l’infezione di natura micotica è causata, in modo particolare, dalla candida albicans.
Nella maggior parte dei casi si ha a che fare con lesioni superficiali, che cominciano con la comparsa di un rossore esteso per poi trasformarsi in formazioni biancastre.
Tali formazioni hanno una consistenza che può essere paragonata a quella della ricotta e sono in rilievo: nel caso in cui vengano grattate via, il rischio è quello di andare incontro ad un sanguinamento.
Non di rado, una sintomatologia simile, si accompagna a bruciore ed alitosi, ma può comportare anche un forte fastidio nel momento in cui si entra in contatto con gli alimenti.
La mucosa linguale viene colpita in superficie, ma se il problema non viene risolto in modo adeguato e definitivo, la permanenza rischia di prolungare il problema e di aggravare l'infezione dei tessuti sottostanti.
Si tratta di una eventualità che è bene non sottovalutare, perché attraverso i capillari sanguigni gli agenti patogeni possono entrare addirittura nel circolo ematico.
Anche i lattanti possono mostrare, a volte, la lingua bianca: se accade, la colpa è della candidosi del cavo orale, che è tipica di una fase di sviluppo salivare, quando il pH, che ha un ruolo decisivo dal punto di vista dell'equilibrio della bocca, non è ancora costante.
L'impiego di farmaci antibiotici, sempre più consistente, è una delle ragioni alla base di una frequenza di infezioni micotiche in costante crescita; lo stesso dicasi per gli immunosoppressivi e per i cortisonici, che abbassano le difese dell'organismo e, di conseguenza, incentivano la proliferazione del fungo.
Vale la pena ricordare che la candida in sé non è comunque un fungo patogeno.
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